Knack Productions, un pezzo di storia dell’animazione giapponese

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Knack Productions, studio di produzione nato nel 1967, durante il suo periodo di attività fino al cambio di direzione negli anni ’90 ha realizzato parecchie serie animate, alcune della quali non hanno mancato di lasciare il segno anche da noi in Italia.

Knack Productions è uno degli studi di produzione storici giapponesi. Viene creato nel 1967 da un gruppo di ex-impiegati provenienti della Toei Animation e della Mushi Production. Durante il suo periodo di attività, fino al cambio di direzione verso il mercato degli OAV per adulti negli anni ’90, ha prodotto diverse serie animate, alcune delle quali sono diventate dei classici.
Molte produzioni Knack realizzate tra gli anni ’70 e ’80 sono arrivate anche da noi nel periodo del boom dei cartoni animati giapponesi in TV: alcune sono trasmesse ancora adesso, altre sono rimaste nel cuore del pubblico italiano nonostante abbiano avuto una diffusione limitata, concentrata soprattutto nella prima metà degli anni ’80 e solo su TV regionali. Lo studio ha cessato la sua attività come Knack nel 2008 cambiando nome in ICHI Corporation.

Approfittiamo di questo spazio per fare una rapida rassegna degli anime Knack visti sulle nostre reti nazionali.

Moon Mask Rider (1972)

Da eroe tokusatsu ad anime: Gekko Kamen, conosciuto fuori dal Giappone anche come Moon Mask Rider, è stato il primo super eroe della TV giapponese. La prima apparizione del personaggio è sotto forma di telefilm nel 1958. Nel 1972 ne è stata tratta una serie animata prodotta dallo studio Knack e mandata in onda in Giappone dalla Nippon Television. Il protagonista, Gekko Kamen, rappresenta per molti versi un prototipo dell’eroe maschera e motocicletta alla Kamen Raider.

Moon Mask Rider è passato in Italia solo sui circuiti locali, soprattutto verso la metà degli ’80, chi l’ha visto riconoscerà il centauro bianco con la luna in fronte.

Astroganga (1972-1973)

Astroganger (o Astroganga, secondo una traslitterazione più vicina alla pronuncia giapponese del nome) è stato tra i primissimi anime Knack ad arrivare qua da noi e, per chi se lo ricorda, è uno dei più amati (chi scrive questo articolo ne conserva un bellissimo ricordo).

È una serie del 1972 che si può inserire nel filone “robotico” ed ha il primato di essere il primo anime appartenente a questo genere realizzato a colori, battendo di pochissimo Mazinga-Z.
La serie è stata mandata in onda per la prima volta in Italia nel 1980 da Telemontecarlo (oggi TMC/La7).

Ganger, diversamente dai super robot suoi contemporanei, non è una creatura meccanica: è un essere vivente fatto di metallo biologico, capace di pensare e provare sentimenti propri.
Astroganger, mantenendo elementi originali suoi intrinseci, può essere visto come un punto di unione tra le serie fantascientifiche giapponesi anni ‘60 e le serie robotiche anni ’70: basti vedere lo stile di disegno e come viene rappresentata la tecnologia, nonché l’aspetto della razza aliena antagonista. Sebbene con un’estetica totalmente diversa, è possibile trovare analogie tra Astroganger e anime/manga cronologicamente successivi dove i robot, piccoli o grandi che siano, vengono rappresentati come esseri viventi in grado di fondersi in simbiosi con il pilota, da Guyver a Evangelion e oltre.

Don Chuck Castoro (1975-1977)

Serie TV molto conosciuta anche da noi, vista per la prima volta tra il 1979 e il 1980. Si compone in origine da due stagioni distinte che insieme costituiscono un ragguardevole corpus di ben 99 episodi. In Italia abbiamo visto la prima stagione su TV locali e la seconda su Canale 5. Per chi l’ha visto in quegli anni, quando si richiama alla mente Don Chuck Castoro la prima cosa che affiora è immancabilmente la sigla di Nico Fidenco.

Gloyzer-X (1976-1977)

Robot nagaiano tra i meno famosi, tratto dal manga scritto da Go Nagai e illustrato da Gosaku Ota.
Knack ne ha prodotto una serie di 36 episodi nel 1976; in Italia è stata mandata in onda su Canale 5 nel 1981. Non la ricordano in moltissimi perché dopo il primo passaggio televisivo la riproposizione è stata molto limitata (forse nulla, mancano dati alla mano). Gloyser-X, come dicevamo nel precedente articolo sui robt Giaganti e dimensioni, tra i robot del periodo prende posto tra i più imponenti, con un altezza di 100 metri e un peso di 1200 tonnellate.

Il Piccolo Principe (1978-1979)

Il Piccolo Principe è una trasposizione anime abbastanza libera del romanzo Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, prodotto seguendo la falsa riga dei “meisakuNippon Animation per il network giapponese TV Asahi nel 1978. L’abbiamo visto per la prima volta in Italia nell’autunno del 1985, all’interno del programma contenitore Ciao Ciao di Rete 4.

Il piccolo guerriero (1979-1980)

Una delle tante incarnazioni manga/anime del leggendario ninja Sasuke SarutobiIl piccolo guerriero (Manga Sarutobi Sasuke) rispetto a Sasuke il Piccolo Ninja, anime più famoso da noi arrivato nel 1982, ha un’atmosfera molto meno drammatica, contiene umorismo e gag e si focalizza sugli aspetti “magici” della tradizione nipponica relativa ai ninja. La serie è arrivata in Italia nel 1980 ed è stata trasmessa su reti regionali.
Rispetto alla maggior parte degli anime del periodo che andavano in onda sulle TV italiane ha mantenuto la sigla originale giapponese.

L’invincibile Shogun (1981–1982)

L’invincibile Shogun è una serie animata che racconta la leggenda del daimyo Mitokomon, storia che ha ispirato anche opere letterarie, film e telefilm. Ne avevamo accennato in precedenza nell’articolo su Daioja, la serie narra le gesta di Mitsukuni Tokugawa (Mito Komon), funzionario dello shogun che sotto mentite spoglie attraversa il Giappone accompagnato dal suo seguito per svelare la corruzione e punire gli ingiusti.
La prima sigla con cui è arrivato in Italia è quella originale giapponese, negli anni 2000 sono state realizzate delle varianti italiane: una per la serie TV nel 2006 e una per il film riassuntivo tratto dalla serie nel 2015.

Robottino (1982-1983)

Robottino (al secolo: Cybot Robotty) è una serie umoristica del 1982 su soggetto di Ken Ishikawa (autore assieme a Go Nagai dell’acclamatissimo e trans-generazionale Getter Robot, ne avevamo parlato qui). È stato uno dei pochi anime che, malgrado le gag a sfondo sexy, ha superato indenne l’era delle censure in Italia, anche nelle repliche. Probabilmente grazie al fatto che i vari passaggi sono avvenuti su reti regionali.
Per molti versi prende spunto dal più famoso Dr. Slump di Akira Toriyama, anche se per quanto parossistico si mantiene su toni meno surreali.

Mila e Shiro due cuori nella pallavolo (1984–1985)

In originale Attacker YOU! e tratto dall’omonimo manga spokon di Jun Makimura e Shizuo Koizumi, probabilmente tra le produzioni Knack è la serie che ha raggiunto il picco di popolarità in Italia, questo grazie anche al collocamento all’interno del contenitore Bim, Bum, Bam di Italia 1. L’adattamento italiano opera però alcuni rimaneggiamenti della storia, ad esempio Mila Hazuki (Yu Hazuki) nella versione originale è l’unica protagonista; tramite il titolo italiano Mila e Shiro due cuori nella pallavolo il personaggio di Shiro Tachiki (Sō Tachiki) viene trasformato da comprimario a co-protagonista per portare il focus sull’intreccio sentimentale, che in realtà nella storia originale era abbastanza secondario. Altro dettaglio che probabilmente ormai sanno tutti: Mila in realtà non è la cugina di Mimì Ayuhara, anche quella è una trovata dell’adattamento italiano.

Che famiglia è questa Family (1986–1987)

Che famiglia è questa Family (titolo originale Oh! Family) è una serie televisiva di 26 episodi tratta dal manga Family! di Taeko Watanabe, andata in onda in Giappone su TV Tokyo tra il 1986 e il 1987. L’anime arriva su Italia 1 nel 1988, l’originale e la versione italiana presentano molte differenze: sono stati operati molti cambiamenti nei dialoghi e nel montaggio in modo da “alleggerire” certi dettagli, come l’ambiguità sessuale di alcuni personaggi, con l’intento di traslare il target della serie a un’età molto più giovane, cambiandone inevitabilmente lo spirito.

Mila e Shiro – Il sogno continua (2008)

A questo punto facciamo un salto di una ventina d’anni. Come dicevamo nell’introduzione lo studio Knack ha cambiato identità nel 2008, l’ultima produzione animata che ha realizzato prima di trasformarsi in ICHI Corporation è stato il sequel di Attacker YOU! intitolato NEW Attacker YOU!, uscito in occasione delle Olimpiadi di Pechino e arrivato in Italia nel 2011 con il titolo Mila e Shiro – Il sogno continua.

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One thought

  1. Tutte serie che non spiccavano per la perizia delle animazioni. Curioso il successo di Mila notevolmente superiore a tutte le altre. Io ricordo con piacere Robottino, Il Piccolo Principe e Don Chuck Castoro. Moon Mask Rider e L’invincibile Shogun vengono ancora trasmessi su Cafè Tv 24.

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