Seijun Suzuki: La Farfalla sul mirino…

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Settimana scorsa è arrivata la nostra copia dell’edizione speciale de “La farfalla sul mirino” di Seijun Suzuki, regista di culto scomparso lo scorso febbraio. L’occasione perfetta per ricordare il regista e questo particolarissimo film, per molti versi vicino al mondo degli anime.

Per gli amanti del cinema noir d’autore CG ha indetto una bella iniziativa, conclusasi questo maggio. Come avevamo riportato tra i nostri post a iniziativa ancora in corso, il sito CG Entertainment ha dato la possibilità di assicurarsi la propria copia della special edition de “La farfalla sul mirino” comprendente DVD, Blu Ray ed il libro di Tom VickOltre lo spazio e il tempo. I film di Seijun Suzuki“. Per fare in modo che questa edizione fosse realizzata, è stato necessario raggiungere una quota di almeno 300 prenotazioni. Da fan di Suzuki, non potevamo lasciarcelo sfuggire…

L’edizione, già visionata, è ottima, in particolare la qualità del Blu Ray rende giustizia ad un film la cui forza sta soprattutto nella bellezza prorompente delle immagini, permettendo di “gustarne la pellicola”. In più, per i cinofili e per chi conosce già o è interessato ai film di Seijun Suzuki, c’è il libro di Tom Vick che rappresenta una risorsa non indifferente. Il film è disponibile anche in edizione disco singolo DVD o Blu Ray.

Il film in questione (titolo originale: “Koroshi no Rakuin“, ovvero “Il Marchio dell’assassino“) è un vero e proprio cult movie ed un “caso” nella storia della cinematografia nipponica. Prodotto dalla Nikkatsu, con l’aspettativa di avere un tipico nippo-noir con violenza e scene di nudo nei limiti dei canoni dell’epoca (1967), a causa dei contenuti sperimentali e dell’essere in controtendenza con il cinema di genere (o con il cinema in genere…), il film risultante fu assolutamente avversato dalla casa di produzione e, visto anche l’insuccesso al botteghino, causò il licenziamento di Suzuki che restò in causa con la Nikkatsu per una decina d’anni. Inutile dire che, malgrado il giudizio della casa di produzione, nel corso del tempo La Farfalla sul mirino è diventato un cult epocale e la Nikkatsu ha dovuto col senno di poi ravvedersi. Il film di Suzuki annovera non a caso tra i suoi estimatori anche grandi nomi del cinema americano come Jim Jarmusch e Quentin Tarantino.

La farfalla sul mirino è stato definito un capolavoro dell’assurdo. Parte nelle prime scene come un classico di genere e nel corso della sua durata si trasforma, diventando un viaggio sempre più surreale. È un film d’azione costellato da momenti onirici, a tratti grottesco e dissacratore, con un gusto dell’inquadratura e delle luci degno di un “film d’arte”, ma anche con il parossismo e la composizione della scena di un manga.

Quello che accomuna la pellicola al modo di anime e manga è il fatto che lo stile e gli espedienti con cui è costruita la storia, senza dimenticare il taglio grafico, danno l’impressione di assistere proprio alla trasposizione cinematografica di un fumetto noir, sensazione che cresce più si procede con la storia. In molti momenti si respira un’atmosfera molto vicina a quella della primissima serie televisiva di Lupin III (quella in giacca verde del 1971). Non stupisce infatti sapere che negli anni ’80 Seijun Suzuki ha curato assieme a Shigetsugu Yoshida la regia del terzo lungometraggio dedicato a Lupin III: “Lupin III – La leggenda dell’oro di Babilonia” (1985).

Una clip con una sequenza che non sfigurerebbe in un film di Lupin III

Chi volesse approfondire il film e la nuova edizione, trova tutte le informazioni sul sito della CG Entertainment.

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