Ad ognuno la sua Arcadia. Ecco la Soul of Chogokin GX-67!

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Ecco un die-cast che da tempo ci era rimasto nel cuore, almeno da due Lucca Comics & Games addietro, stiamo parlando dell’intramontabile Arcadia di Capitan Harlock prodotta da Bandai per la serie Soul of Chogokin con codice GX-67.

Ecco l’Arcadia in tutta la sua maestosa bellezza.

Con nostra grande gioia l’Arcadia Soul of Chogokin GX-67 ha solcato le stelle e seguendo una cometa è giunta qui in redazione.

Il modello è uscito nell’ottobre 2014 ed è quindi ancora facilmente reperibile. Fa parte del gruppo di poche astronavi uscite per la serie SOC, assieme alle due Yamato (classic e 2199) e alla Space Battleship Andromeda

Le dimensioni di questa GX-67 sono più che discrete: dal teschio di prua fino al termine della bandiera di poppa abbiamo misurato circa 51 cm! Non è segnalata una scala particolare per il modello, ma comparandolo con altre versioni disponibili sul mercato in kit di montaggio, possiamo azzardare che ci si aggira su una scala di 1/1000.

Questa versione dell’Arcadia in particolare è ricavata da quella vista in Galaxy Express 999, ed infatti a compendio del tutto è presente nella confezione un piccolo Galaxy Express in plastica, di dimensioni proporzionate a quelle della nave di Harlock.

La bellissima prua in metallo con teschio, ottima verniciatura e separazione delle parti.

Una comparazione di dimensioni con il Galaxy Express incluso nella confezione.

Anche se si parla di un die-cast, pur mantenendo un peso discreto, le percentuali di plastica sono superiori a quelle di metallo. Questo è collocato soprattutto nella prua (tutta la prua più elementi di congiunzione laterali) e nei cannoni (completamente mobili e singolarmente articolati).  Notiamo in particolare che la prua (teschio frontale in plastica a parte) sfoggia una stupenda verniciatura leggermente sfumata che valorizza la tridimensionalità della parte anteriore e crea un bel gioco d’ombre sulle zone laterali.

Il numero dei dettagli è proporzionato alla stazza della nave. C’è una grande presenza di antenne ed elementi minuziosi nella zona del ponte di comando (attenzione a maneggiarla…) e nella parte posteriore in stile veliero, dove tutti i fregi sono evidenziati da sottili linee dorate.

Grande importanza ha la base/espositore inclusa nella confezione, dove si può installare l’astronave affiancata al Galaxy Express. Due set di supporti per il montaggio dell’Arcadia permettono due posizionamenti diversi: orizzontale da crociera e diagonale per simulare il decollo (per drammaticità abbiamo preferito quest’ultimo).

Dettaglio del ponte di comando.

Eccola sul display con Galaxy Express, alette di montaggio extra e comando a distanza

Veniamo ora agli effetti speciali. Nella parte inferiore della nave sono presenti un alloggiamento smontabile per due pile mini-stilo ed uno sportello a scomparsa che cela un tasto di accensione. Una volta messo su ON questo azionerà le luci della torre di controllo e dei motori posti sul retro. Nella confezione è presente anche un telecomando a sei pulsanti atto a comandare i diversi tipi di audio che può emettere la nostra Arcadia (sia musiche di scena che effetti sonori). Le luci dei motori reagiscono in modo specifico quando si seleziona il sound-fx della “partenza”.

Visto che lo sportello a scomparsa non è subito raggiungibile (per evitare danni è meglio sollevare l’astronave dal supporto), il circuito di illuminazione è temporizzato in modo da spegnersi dopo pochi minuti se non viene utilizzato.

E dopo le belle foto originali Bandai, tre foto scattate alla nostra Arcadia di redazione.

In ultimo è da notare anche l’attenzione posta nella realizzazione della scatola. Questa è studiata per non eccedere troppo rispetto alle dimensioni del modello contenuto, sfruttando al meglio lo spazio per proteggere le parti più fragili dell’astronave. Bella anche la grafica della confezione, come comunque ci si sarebbe aspettati da un prodotto di fascia alta come questo.

Non dimentichiamo la confezione, anche in questa l’occhio ha la sua parte!

Difetti o mancanze? Niente di peso da segnalare sul piano estetico, magari qualche giunzione troppo evidente nella zona dei propulsori. Sul piano della dotazione invece ci sarebbe piaciuto avere anche “un’opzione rostro”, anche se una volta installato avrebbe di inciso di molto sulla lunghezza complessiva della nave.

In conclusione questa Arcadia è veramente un bel pezzo da sfoggiare in vetrina, anche se non si è fan sfegatati di Capitan Harlock o dei personaggi di Leiji Matsumoto. Con il suo bellissimo design ibrido tra un’astronave, una nave corazzata da guerra, un veliero pirata ed un sottomarino, questo oggetto non può lasciare indifferenti gli amanti della fantascienza e dei die-cast in generale.

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