Super Robot Chogokin Getter-1

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Uscito nel 2014, questo SRC Getter-1 grazie alla reperibilità e al costo contenuto è uno dei modelli di più successo dedicati al Getter-1 come visto nella serie del 1998 (Shin) Getter Robot – The Last Day.

Ormai un classico della schiera dei super robot nagaiani e baluardo del robot componibile/trasformabile, Getter Robot esordisce nel 1974 come serie televisiva. Parallelamente alla serie Go Nagai porta avanti assieme a Ken Ishikawa un manga che rispetto alla versione animata presenta parecchie differenze, prime tra tutte la caratterizzazione dei personaggi e il design dei robot. In particolare il Getter-1 del manga rispetto alla versione dell’anime ha una linea robotica più retrò e meno slanciata, con un busto più “cilindrico” sullo stile dei robot anni ’60.

Nel 1998, in occasione della nuova serie televisiva (Shin) Getter Robot – The Last Day, ambientata in pratica in un universo paralllelo rispetto alle serie anni ’70 e con personaggi dal carattere più esasperato come quelli del manga, il design del Getter-1 si fa ancora più vistosamente vecchio stile, esagerando le proporzioni, rendendolo più tozzo e massiccio e sostituendo le ali metalliche sulla schiena con un manto strappato (una soluzione più estrema al mantello del manga).
Inutile dire che questa versione del Getter-1 è diventata in poco tempo una delle più amate, in primis per il suo azzeccato connubio tra vecchio e nuovo. Ma è soprattutto vincente la capacità rendere in modo espressivo al meglio la sovrapposizione con il pilota Ryoma Nagare (personaggio dal carattere molto difficile, quanto di più lontano di come veniva rappresentato nell’anime del ’74).

Il Getter-1 “cicciottello”, come definito da alcuni, con il suo fare minaccioso e violento si è imposto in modo indelebile nell’immaginario dei fan, tanto che ne sono state realizzate molte versioni modellistiche nel corso degli anni e la Bandai non poteva certo tirarsi indietro dall’inserirlo nella serie Super Robot Chogokin, la serie più economica e abbordabile sorella minore dei Soul of Chogokin, ma non per questo di minore pregio.
È vero che le dimensioni sono più ridotte e minore è il metallo impiegato, ma la serie presenta un ottimo rapporto qualità e prezzo.

L’altezza complessiva del modello è di 14 centimetri ed il metallo è limitato alle gambe, il resto è composto da un discreto PVC. Buona la qualità della colorazione, rispettosa anche delle parti più minute come i dettagli della testa. Ottimo il lavoro fatto per consentire una maggiore mobilità al modello.

Gambe e spalle sfruttano innesti simili che consento un buon livello di rotazione e apertura. Le ginocchia sfruttano un sistema scomparsa visto in altri robot della serie che consento una piega dell’arto a 90°. discorso simile per gli avambracci che sono separabili dal resto del corpo. Nella confezione sono presenti ben quattro set di mani differenti che usano un innesto sferico che consente di ruotarle e nello stesso tempo piegare i polsi, un po’ come avviene nelle caviglie.

Ottima cura del tronco che si compone di quattro parti parti con discreta libertà di movimento, soprattutto la parte superiore del mantello all’altezza dei pettorali è fatto per permettere piegamenti avanti, indietro e obliqui per consentire pose dinamiche con flessione del busto e inclinazione delle spalle.

L’addome ha due modalità grazie ad una placca intercambiabile: liscio e con il foro di uscita del Getter Beam, aiutato da un componente di plastica trasparente rimovibile che simula l’uscita del raggio per pose d’azione tipiche.

Davvero ottima la mobilità di collo e testa, anche se per le dimensioni un po’ ridette a volte risulta un po’ difficoltoso fare assumere la posizione gusta al collo.

La schiena ha un tassello removibile per montare il robot su un’action base (non inclusa) che aiuti nelle pose più dinamiche. Le viti sono per la maggior parte nascoste e posto sul retro del modello.

Concludono la dotazione accanto a Getter beam, il mantello removibile, addome alternativo e diversi set di mani, i due Getter Tomahawk, che sono del resto le armi classiche di Getter 1.

Cosa dire infine? Speriamo che un giorno o l’altro realizzino anche le altre due modalità di Getter 2 e Getter 3 come si sono viste in (Shin) Getter Robot – The Last Day. Il nostro Getter 1 ha una così bella presenza che è un peccato averlo così da solo!

"GETTEEEEER... BEEEEEEAM!"
“GETTEEEEER… BEEEEEEAM!”
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