Kazuo Umezu, maestro indiscusso dell’Horror Nipponico. Ma in Italia?…

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Se si vuole parlare di manga horror, spicca tra i nomi degli autori storici più importanti, come citato da intenditori e antologie, quello di Kazuo Umezu. Classe 1936, questo simpatico e strambo vecchietto, che a quanto pare veste sempre una maglia a strisce bianche e rosse, è stato di certo uno degli autori più influenti del manga di genere anche al di fuori dell’horror e del fumetto stesso. Infatti Umezu è conosciuto anche come autore di manga fantascientifici e umoristici, sempre senza rinunciare all’attrazione per il grottesco che lo contraddistingue, ed ha trascorsi nella musica e nel cinema sia come attore che come sceneggiatore e regista. Personaggio poliedrico che ha fatto dei suoi modi eccentrici un marchio di fabbrica.

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I lavori più famosi di Umezu si collocano temporalmente nel trentennio che va dagli anni ’60 agli ’90, e la sua estetica del deforme è stata a dir poco seminale per gli autori più giovani che hanno dato forma al filone dell’horror/grottesco più estremo come lo stesso Junji Ito, e tanto che il nome di Umezo Kazuo viene spesso accostato anche ai baluardi dell’horror erotic/grotesque più sadici come il visionario Shintaro Kago ed il raffinatissimo Shiero Maruo.

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In Giappone i sui lavori sono molto famosi, basti citare come esempio il film Pioggia di Ricordi (in originale Omohide Poro Poro, film del grande Isao Takahata in piena produzione Ghibli) dove la protagonista parlando dei suoi ricordi di quinta elementare dice di essere stata terrorizzata da i fumetti di Kazuo Umezu. La citazione dimostra che lo zampino di Umezu ha ampiamente valicato il confine del fumetto horror.

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Stranezze e modi eccentrici di sorta a parte (come la colorazione appariscente a strisce rosso/bianche della sua casa a Tokyo che è stata anche oggetto di una lunga contesa legale con l’amministrazione comunale perché considerata “inappropriata”), il suo modo personalissimo di plasmare immagini dalla consistenza terrea e ruvida dalla fortissima fisicità, le sue anatomie “sporche” e la sua capacità di lasciare appiccicata addosso al lettore una sensazione disturbante lo rendono un autore assolutamente iconico.

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Nonostante lo stile cartoonesco che permea il disegno d Umezu, basta ad esempio dare uno sguardo rapido alle tavole di “Kami no Hidarite Akuma no Migite” (“Mano destra di Dio, Mano sinistra del Diavolo”, manga del 1986) per sentirsi avvinti in un’atmosfera da incubo claustrofòbico e caotico, per sentire sotto la pelle le sue violente rappresentazioni surreali del dolore fisico. Un’altra cosa che cattura del suo personalissimo stile è il modo di rappresentare il male: Umezu attinge a piene mani le sue idee più bizzarre da un immaginario quasi infantile, un immaginario radicato anche nel lettore ma latente e sepolto dalle impalcature razionali.

Come si diceva prima, la personalità di Umezu nel corso della sua carriera straripa al di fuori del fumetto e lo porta a incedere dischi, fare il regista (è del 2014 il suo ultimo film “Mother”), l’attore e anche il doppiatore.
Non è insolito sentire la sua voce all’interno degli anime tratti dai sui lavori, con esiti assolutamente professionali che vanno anche oltre il cameo.
Tra le altre cose è stato anche fan ed evangelista dell’horror all’italiana in Giappone, non è a caso che nel 1994 ha realizzato una famosa intervista/incontro a Roma con Dario Argento.

Nel 2014 l’editore italiano 001 Edizioni ha annunciato che tramite Hikari, la sua divisione dedicata al manga, si stava accingendo a pubblicare l’opera più importante di Umezu Kazuo. I fan hanno subito ipotizzato che si trattasse Hyōryū Kyoshitsu (“Classe alla deriva“), manga in 11 tankobon che nel 1975 vinse il prestigioso premio Shogakukan e sorta di versione fanta-horrorifica e personalissima de Il Signore Delle Mosche.
Purtroppo non sono seguiti altri annunci, ma questa mancanza di lavori di Umezu Kazuo sul suolo italiano segna un vuoto enorme. Speriamo con questo articolo di esortare gli editori italiani a fare uscire presto in libreria almeno le opere più importanti di questo particolarissimo autore!

FORZA UMEZZ!GO

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