Dopo l’uscita di Episodio VII nel dicembre dell’anno scorso, in un periodo in cui il franchise cinematografico di Satr Wars è tornato di prepotenza nelle sale con il lancio di nuovi titoli, ci torna in mente quello che per molti che nel 1977 erano troppo piccoli per il cinema è stato forse il primo contatto indiretto con la fantascienza stile Lucas. Parliamo di “Guerra fra galassie”, ricordato dai più come lo “Star Wars Tokusatsu” per eccellenza della TV giapponese.
L’ideatore di questa ormai mitologica serie è il ben noto Shotaro Ishinomori, già autore di Cyborg 009, Kamen Rider e padre del genere Super Sentai con i suoi Go Ranger; ne avevamo accennato qui, in occasione della nostra retrospettiva di Megaloman.
Guerra fra Galassie è una serie prodotta da Toei. Debutta sulla rete giapponese TV Asahi in data 8 Luglio 1978 con il titolo originale di Uchu kara no messeji: Ginga taisen (“Messaggio dallo Spazio: Guerra Galattica”), in pratica un anno dopo l’uscita e del successo a macchia d’olio del primo Star Wars. La via per le reti regionali italiane è già aperta dalla grande stagione del boom dell’animazione giapponese in Italia nel 1980.
Guerra fra Galassie si basa su Uchu kara no messeji, film con Sonny Chiba uscito nelle sale giapponesi l’aprile dello stesso anno (arrivato poi anche in America e stroncato in modo impietoso da pubblico e critica), e ne continua la storia.
Nella serie vengono ripresi molti elementi visivi di Star Wars e vengono poi amalgamati con alcuni punti fermi e ben collaudati delle fiction giapponesi: in Guerra fra Galassie abbiamo gli avventurieri sulle astronavi, il copilota alieno torreggiante (anche se qui un po’ scimmiesco), il robottino, la principessa, l’impero galattico, gli stormtrooper (una specie) e le astronavi molto vissute a cui si aggiungono super eroi in costume, arti marziali e mostri antropomorfi. Tutto calato in un contesto di scenografie galattiche e di effetti speciali un po’ low-budget e grande uso di polvere pirica (ovviamente lo diciamo con affetto).
Veniamo alla trama in sintesi. L’intera galassia è minacciata dalle mire espansionistiche dell’imperatore Roxeya XIII, sovrano dell’impero di Gavanes. La campagna di conquiste di Gavanes ha gioco facile visto che la maggior parte dei pianeti sono pacifici, questi non essendo preparati alla guerra sono praticamente subito costretti alla resa. Tutto sembra volgere al peggio quando un messaggio di ribellione lanciato dalla principessa Eolia (Sophia) attraversa lo spazio. Depositari delle speranze della principessa sono i due piloti spaziali Ayato e Ryu che assieme al fido Baru (la controparte scimmiesca di Chewbecca detta sopra), il robottino Tonto e la stessa principessa formano l’equipaggio della Liabe e viaggiano per la galassia portando aiuto ai pianeti conquistati e combattendo le truppe di Gavanes.
Per agire più liberamente e disorientare le forze nemiche, Ayato e Ryu assumono rispettivamente le identità segrete dei due guerrieri mascherati Fantasma e Meteora.
Nel cast della serie c’è anche chi ha fatto carriera! Ayato, uno dei due protagonisti avventurieri/giustizieri, è interpretato da Hiroyuki Sanada, attore che col tempo nel cinema giapponese ha dimostrato una notevole levatura e che negli ultimi quindici anni si è visto spesso anche ad Hollywood (L’ultimo samurai, Sunshine, Wolverine – L’immortale, 47 Ronin, Le due vie del destino…).